Ognuno di noi ha sicuramente un archivio password salvato da qualche parte (la mente per i fortunati con una buona memoria).
Le password sono al momento il sistema più utilizzato per l’accesso ai nostri dati, ma hanno anche qualche scomodo inconveniente:
- Doverle ricordare/salvare
- overle spesso digitare ad ogni ingresso (alcuni siti particolari non permettono la loro memorizzazione)
- Provvedere a cambiarle periodicamente
- Inventare password complicate per motivi di sicurezza e/o perché richiesto obbligatoriamente dai siti stessi
- Differenziarle fra i vari siti per evitare che – disgraziatamente carpita una – l’abile hacker abbia accesso a tutte le nostre login
E per ora nulla si può fare a riguardo, ma la tecnologia sta lavorando per noi e - forse più presto del previsto - tutto potrebbe cambiare.
Sono attualmente già in uso letture di diversi dati biometrici difficili da copiare: la scansione dell'iride, il riconoscimento vocale, la scansione delle impronte digitali, il riconoscimento facciale (già presente su alcuni smartphone Android) e persino alcuni prototipi di soluzioni basate su profili comportamentali (ad esempio come reggiamo il telefono nella mano! )
Forse un giorno per collegarci ad un sito ci basterà pronunciare il nostro nome e cognome o fargli l’occhiolino?? ;-)